Siamo a Paternò, cittadina situata sulle pendici sud-ovest dell’Etna a 256 metri di altitudine.
La cittadina conta 50.000 abitanti circa e dista da Catania 20 Km.
Seducente mosaico di mutevoli vedute, la città offre immagini di suggestiva ricchezza monumentale e urbanistica.
La cittadina ha origini risalenti all’era neolitica, come evidenziano gli scavi archeologici eseguiti nel corso degli anni.
Le ricerche hanno restituito reperti di epoca greca e romana.
Testimone ben visibile del passato è la Rocca Normanna, antico castello risalente al 1072, che sovrasta, dall’alto della rupe, la valle del Simeto e la cittadina della quale è diventata simbolo.
Lo stemma della città è una torre tronco-conica merlata, con ai lati due ceraste (serpenti alati).
L’economia prevalente è quella agricola, con rigogliosi agrumeti, le cui arance vengono esportate soprattutto all’estero; notevole incremento ha avuto negli ultimi ani l’attività terziaria ed in particolare quella artigianale, con la lavorazione del ferro battuto, della ceramica, della pietra lavica ceramica, che negli ultimi anni ha varcato i confini nazionali, partecipando a mostre internazionali in Giappone, Germania, Canada, Stati uniti d’America, risultato delle capacità dei valenti artigiani che operano in città.
Dai cocci di ceramica trovati sulla collina e dai reperti archeologici si può stabilire che dal decimo secolo all’epoca normanna la collina è stata sede di insediamenti umani.
Il territorio di Paternò racchiude terreni particolarmente fertili i quali hanno permesso alla cittadinanza di diventare un’importante centro di produzione agricola.
Gli agrumi (arance rosse, mandarini e limoni) sono i prodotti maggiormente esportati e che hanno reso nota la città in tutto il mondo.
Come raggiungere Paternò
Per chi viene in auto:
Da Palermo:
dall’autostrada A19 PA-CT, uscite a Gerbini
Da Catania:
SS 121 (superstrada per Adrano), uscite direttamente a Paternò
Da Messina:
dall’autostrada A18 ME-CT, imboccate la tangenziale ovest di Catania e uscite a Misterbianco troverete subito la SS 121
Per chi sceglie di raggiungere Paternò in autobus, segnaliamo il servizio garantito dalla FERROVIA CIRCUMETNEA FCE (Via Caronda, 352/A CATANIA Tel. 095-541111 Fax. 431022)
AVVERTENZA: Gli orari proposti possono subire variazioni senza preavviso da parte della società di trasporti, è consigliabile telefonare (Uff. Informazioni FCE: Tel. 095 541250 – 374842 Autoservizi: Tel. 095 531402-534323 anche per conoscere le varie fermate a Catania dove prendere gli autobus).
da Catania verso Paternò
orario: 6.00 -7.05 -8.30 -9.30-10.30 -11.20(*) -12.00 (*) -12.30 -13(*) -13.30(*) -14.00 (*) -14.20 – 15.30 -16.30-17.30-18.15-19.00 -19.30 – 20.00 – 21.00
da Paternò verso Catania
orario: 6.10 -6.50(*) -7.10 – 7.20(*)- 8.10(*) – 8.30(*) – 9(*) -9.10 -10.10 -11.40 – 13.10 -14.10 – 14.50 -15.15 -16.40 -18.40 – 20.35
(*) servizio di corsa rapido – servizio sospeso nelle giornate domenicali e nei festivi.
E’ possibile raggiungere Paternò, inoltre, via treno, con la ferrovia circumetnea della FCE, affascinante percorso su binario attorno all’Etna (clicca sulla mappa per ingrandire)
Intero percorso della FCE
da Catania verso Paternò in treno:
orari: 6-6.21-6.52-9.23-11.12-12.14-13.07-13.45-14.20-16.33-17.59-19.17-20.06
da Paternò verso Catania in treno:
orari: 6.57-7.10-7.52-8.26-9.42-11.17-13.41-14.42-15.39-17.06-18.02-20.13-20.42
ITINERARI
LE SALINELLE
Un tempo bocca eruttiva decentrata dell’Etna, ormai spenta, la “collinetta di Paternò” ancora oggi manifesta fenomeni di emissione di acqua e fango con un alto contenuto salino, già adoperate in passato a scopo terapeutico su uomini e animali.
L’acqua delle falde sotterranee, frammista ad argilla, fuoriesce dalle crepe del suolo, spinta dai gas formati durante fenomeni di raffreddamento del magma in profondità.
Le Salinelle di Paternò si trovano in prossimità del campo sportivo di uguale nome e sono le più interessanti per estensione, per numero di orifizi e per entità di fenomeni che si verificano.
L’area si presenta arida: l’argilla mista a sale non consente lo sviluppo di vegetazione; l’aspetto è mutevole a seconda della stagione.
Gran parte di esse è caratterizzata da relativa povertà di fango e da una diffusa colorazione rossastra, legata alla presenza di ferro nel terreno.
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